A downloadable game

È il 1889, la Tour Eiffel è appena stata inaugurata, Arthur Conan Doyle ha da poco dato alla luce il personaggio di Sherlock Holmes e il nuovo intruglio che un giorno sarà la Coca-cola al momento è utilizzato per curare l’emicrania. Il luogo è Londra, o perlomeno una Londra immaginaria i cui vicoli fumosi richiamano le storie di Jack lo Squartatore e i cui maestosi palazzi illuminati promettono il glamour e la spettacolarità del circo Barnum. Al centro di questo immaginario tra il fantastico e il reale ci sono due Illusionisti che hanno fatto dell’Arte della prestidigitazione la loro vita.

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Comments

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Giochino carino! Ma, per curiosità, da dove nasce l'ispirazione di usare in questa maniera i post it e anche la questione dello scambio dei ruoli? 

Grazie! Per rispondere alle tue domande:

L'idea dei post-it proviene da molteplici fonti, su due piedi mi vengono in mente i prompt di Fiasco e le carte di Microscope tra gli esempi più famosi. Tuttavia penso che la casua dell'utilizzo dei post-it nei miei ultimi giochi (anche Drifted che è qui su Itch e Innocence Lost che ancora non ho pubblicato li usano) sia dovuta perlopiù alla lettura di Realization Dawning di Gregor Hutton.

La rotazione del ruolo invece non è così centrale nel Diario dell'Illusione perché alla fine i due personaggi sono fondamentalmente sempre equivalenti, la questione Protagonista/Antagonista mi serviva solo per esprimere il concetto di far ruotare le autorità al tavolo in maniera semplice.